CONTENUTI E APPROFONDIMENTI

IL TERRITORIO

La ricerca identitaria e linguistica

Ricerca identitaria e linguistica sulla realtà contestuale della gente dialettofona qual era quella appartenente al territorio prevalentemente paludoso del Basso Piave, a cui fa riferimento lo studio dell'APS.

Chiunque di noi ha avvertito la difficoltà di esternare ai giovani l'indole della nostra comune ascendenza già dal loro primo approccio alla vita e soprattutto alla comunicazione in lingua italiana, problematica avvertita soprattutto da chi abbia dovuto affrontare le difficoltà espressive nell'uso di dialetti o lingue differenti dalla propria. Nell'affrontarla, ci si accorge di quanto riduttivo sia questo modo di comunicare concetti espressi in un linguaggio diverso da quello appreso nell'ambiente famigliare. La Nonna con i nipoti Nelle varie considerazioni riguardanti questi aspetti, appare in modo molto evidente anche la difficoltà che incontrano i nipoti nel sentire proprio qualcosa che è vissuto, espresso e relazionato in un modo ormai totalmente differente da quello che esiste nell'ambiente in cui i propri genitori li fanno crescere ora. Un'altra problematica, ritenuta di difficile soluzione dagli individui appartenenti alle giovani generazioni, consiste nella conoscenza di loro stessi e nella possibilità di risalire alla propria ascendenza, a riconoscersi in essa; tale difficoltà è data soprattutto dalla repentinità dei mutamenti con i quali si è trasformata la nostra società nelle ultime generazioni. Perciò, oltre a usare criteri che rispondano ad esigenze di sincerità, verità, coerenza nel corso della nostra ricerca, dovremo evitare di offrire un messaggio errato di quello che era la realtà della nostra ascendenza o, peggio ancora, di fornire un messaggio riduttivo, deleterio o negativo. I giovani trovano qualche difficoltà nel considerare propria la nostra storia, anche durante la consultazione dei vari atti e documenti raccolti e messi a disposizione nei molteplici archivi del Basso Piave perché, in buona parte di questi, si evidenzia una realtà descritta e molte volte vissuta in prima persona da gente normalmente dotta o istruita. Di conseguenza, durante la lettura di codesti documenti molte volte si ha la sensazione di trovarsi di fronte a un'esposizione a volte parziale, frammentata e che solo di riflesso rivela delle particolarità peculiari alla società prettamente dialettofona che ci ha generato all'interno del nostro territorio del Basso Piave.

Nella vasta documentazione che ci riguarda troviamo svariati cenni sull'identità della popolazione non istruita che nel nostro territorio comunicava in dialetto; ma molte di queste testimonianze sono interpretazioni redatte da persone che si distinguono o addirittura si sentono estranee a questa società. Era altresì difficile, soprattutto a quei tempi, tradurre in lingua italiana il comunicare composto per lo più di mimica, gestualità, espressione facciale e comportamentale, in aggiunta ad un linguaggio rozzo e, in molti casi, ritenuto volgare ed offensivo.Mimica Questo modo di comunicare era il frutto di un'interazione tra gli individui che andava ben oltre la semplice trasmissione del solo dialetto: coinvolgeva anche e soprattutto un sistema di riferimenti che prescindeva dalle sole regole grammaticali (un aspetto noto agli studiosi di linguistica con il termine co-testo). Del resto, un'identità non si acquisisce tramite la sola lettura della descrizione di una società, ma attraverso l'effetto di una trasmissione fatta soprattutto di stretto contatto socio-territoriale, la quale porta a dei risultati prossimi a quelli dati da una trasmissione di tipo genico-generativo.

La trasmissione

Da sempre la nostra vera essenza identitaria è stata trasmessa solo in forma diretta ed in modo orale tra gli stessi individui, senza interferenze estranee, all'interno delle generazioni, delle famiglie e dei gruppi estremamente omogenei che componevano la società dialettofona e residenti in modo continuativo e spontaneo nel Basso Piave.Matrimonio Questa metodologia di trasmissione, fatta di contiguità e di connessione come un tempo, fa percepire al destinatario un messaggio particolare, mettendogli in evidenza e facendogli sentire delle forti sensazioni che potranno essere di sprone ed incitamento alla sua realizzazione. Inoltre, quando un messaggio viene impartito da un individuo che gode della fiducia e del rispetto da parte della collettività ed è ritenuto parte integrante del proprio gruppo, esso stimola certamente a risultati migliori. Per quanto pienamente coinvolti ed intimamente accettati dalle nuove generazioni, gli anziani possono sentirsi però ostacolati dalla differenza dell'ambiente odierno rispetto a quello in cui loro sono nati. Considerando l'insieme di queste problematiche e delle difficoltà incontrate dai nostri discendenti nell'identificare la propria identità, chiunque si sentirebbe scoraggiato nel dare loro una mano. Questa loro diversità generazionale impone a tutti un grande sforzo di flessibilità ed elasticità mentale, un non facile adattamento ai tempi attuali e una capacità nuova di interloquire in sintonia con i giovani.

Nella società odierna, assieme alla modifica in positivo delle condizioni socio-ambientali, va via via svanendo anche la maggior parte delle sicurezze che un tempo la nostra società possedeva. Il trasmettere l'identità alla propria discendenza Un rapporto speciale risulta alquanto arduo ed astruso avendo, in prospettiva, un non ben identificato o speculabile avvenire. Ma la grande esperienza acquisita dai nostri avi risultava tuttavia molto efficace per superare le vicissitudini della vita senza aver bisogno di un'erudizione di tipo nozionistico, oggi invece ritenuta spesso essenziale nelle relazioni sociali. Nonostante la loro modesta ed umile condizione, i nostri avi hanno saputo trasmetterci egregiamente quel messaggio di dignità identitaria necessario affinché ogni individuo possa accettare sé stesso e comprendere il proprio ruolo in un futuro sempre più complesso e dalle prospettive sempre più ampie. Allora risulta utile e doveroso poter consegnare questo messaggio ai nostri giovani senza doverlo modificare nei due fondamentali valori della conoscenza di sé stessi e della realtà in continua evoluzione in cui viviamo, due valori che si rivelano molto connessi ed interattivamente sinergici, ma che in altrettanta misura sono collegati direttamente all'ascendenza ed al territorio di residenza da cui l'individuo trae origine e vincolo identitario.