Prosa e poesia al Premio Identità 2023

di Aidi Pasian e Pierluigi Cibin

Sabato 6 Maggio si è tenuta all’Istituto Comprensivo “E. Toti” di Musile di Piave la cerimonia di premiazione relativa al PremioIdentità del Basso Piave” – Edizione 2023, consegnato alla classe 1aA della Scuola Secondaria di 1° grado E. Toti”.

La classe ha partecipato al Premio dopo aver lavorato per l’intero anno scolastico con gli associati dell’APS G.R.I.L. Basso Piave. Ha iniziato il proprio percorso dando l’adesione al progetto didattico “Alla scoperta dell’identità e del dialetto del Basso Piave”, ma i ragazzi non si sono fermati alla semplice acquisizione dei contenuti di base proposti attraverso questo particolare percorso; hanno invece inteso adoperarsi per allargare i propri orizzonti di approfondimento, proponendo una personale rivisitazione di alcuni aspetti analizzati in classe.

Grazie alla costante presenza delle docenti Tatiana Carpenedo (in qualità di docente di riferimento del progetto sviluppato in classe) e di Benedetta Quarta (sempre al suo fianco durante il percorso didattico), i ragazzi hanno anzitutto rivolto la loro ricerca alla conoscenza di sé stessi (attraverso alcune semplici domande: chi siamo? Cosa siamo? Come funzioniamo?), per passare poi a mettere sotto analisi gli aspetti principali della realtà in cui vivono, generalmente conosciuta e percepita tramite specifici ambiti di conoscenza (audio e video in primis, ma soprattutto il ‘contatto’). Così sono stati costretti a comprendere tutta una serie di comportamenti e concetti relativi al funzionamento della persona”, per confrontarli poi con il vissuto dei loro avi, che vivevano in un territorio con ben altre caratteristiche: infatti, un territorio di palude si distingue in modo assolutamente particolare da quelli di pianura o di laguna, pur limitrofi. L’analisi della tipologia di dimora degli uomini ha fatto ben capire le differenze determinate dall’ambiente circostante. E proprio per studiare in profondità le peculiarità del mondo e della gente di palude, gli studenti hanno potuto prendere in considerazione alcuni testi, in prosa e poesia, messi a disposizione dall’APS G.R.I.L. Basso Piave.

A questo proposito, è stata avviata una prima – ma essenziale – presentazione del sistema dei vocoidi e contoidi, in relazione alle caratteristiche fonatorie della parlata dialettale del Basso Piave, passando poi a considerare il funzionamento della scrittura in lingua dialettale attraverso il suo specifico impianto grafematico.

A questo punto si è potuto proporre ai ragazzi il brano in prosa e in lingua dialettale Tera”, contenuto nel volume di P. Cibin e A. Ippoliti, “Identità nel Basso Piave”, Editori Mazzanti, Venezia, 2006.

Dopo un’attenta lettura, è stata avviata in classe un’accurata analisi di singoli termini – ormai desueti e usati entro un argine temporale che va dalla fine dell’Ottocento alla Prima Guerra Mondiale – ma anche di alcune espressioni più estese, che risulterebbero poco comprensibili, se si cercasse di comprendere solo i singoli termini che le compongono. I ragazzi hanno dunque intuito la difficoltà insita nell’operazione che cerca di compiere ciascun parlante attuale quando, lontano da quella realtà storica, tenta di tradurre i singoli termini e di trovare una qualche corrispondenza con quelli della lingua italiana a lui più vicina!

Nonostante la difficoltà che tale operazione linguistica ha determinato, i ragazzi non si sono lasciati intimorire: l’impulso a far emergere le suggestioni che il brano aveva lasciato nel loro immaginario ha spinto alcuni ad esprimerle già in dialetto, attraverso la formulazione linguistica che hanno sentito come più immediata ed affine al proprio sentire. Così, quasi senza accorgersene, gli studenti hanno iniziato a mettere sulla carta le loro emozioni, i loro sentimenti, il loro vissuto rispetto al territorio del Basso Piave nel quale vivono e, forse, attraverso la lingua dialettale si sono ritrovati, in un attimo, più vicini al tempo cui fa riferimento appunto il brano “Tera”. È seguita la successiva revisione formale, realizzata unitamente ai componenti del G.R.I.L. e alla docente Carpenedo ed effettuata in brevissimo tempo, così come la preparazione in vista della cerimonia di premiazione. Insomma, si è trattato di un percorso scolastico intenso e piuttosto articolato per i ragazzi, che non li ha affatto spaventati!

Per contestualizzare la presentazione è stata proposta una serie di immagini legate al nostro territorio e approntate per l’occasione dalla docente Francesca Blanco per la disciplina di Arte, con la supervisione tecnologica del docente Fausto Tonazzo e l’apporto della collega Rita Sidoti.

E per concludere in bellezza, i ragazzi hanno proposto al pubblico presente il canto La bela polenta”, divenuto ormai tradizionale per noi dell’associazione. Nel periodo di maggio, infatti, si sono misurati anche con questa forma di apprendimento, coinvolgendo – fra quelle interessate dal progetto – anche la disciplina della musica, con la docente Michela Fregonese. Hanno perciò invitato il pubblico ad unirsi a questo canto-ballo, ormai diventato famoso nel territorio.

L’APS G.R.I.L. Basso Piave desidera esprimere un sentito ringraziamento a tutte le Autorità intervenute – Silvia Susanna (Sindaco), Vittorino Maschietto, (Vicesindaco), Luciano Carpenedo (Assessore alla Cultura e all’Associazionismo) – per la loro costante presenza e per il loro interesse sempre manifesto verso le tematiche relative all’identità del territorio.

Un ringraziamento particolare va rivolto anche ai Rappresentanti dell’Istituto, nello specifico la docente Barbara Del Vecchio (delegata dal Dirigente) che ha aperto l’evento accogliendo e salutando il pubblico, e la signora Gledis Tardivo, attuale Presidente del Consiglio di Istituto.

Per coloro che non hanno potuto essere presenti all’evento premio 2023, inseriamo il collegamento alla registrazione video (anche se, per la obbligatoria salvaguardia della privacy dei minori, in forma volutamente sfocata).
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https://www.facebook.com/100009065490306/videos/2505560636276011
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Riportiamo integralmente e comprensibilmente le varie particolarità che il 6 maggio abbiamo vissuto.

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