IDENTITÀ E IMPEGNO SOCIALE

In genere, risulta faticoso mantenere l’impegno sociale di aiutare chi è in difficoltà.

Quante volte avvertiamo un senso di disagio piuttosto che un gradito piacere quando veniamo invitati a partecipare ad iniziative che hanno scopi benefici? Spesso, infatti, non img_0022siamo disposti a prolungare nel corsoimg_0018 di tutto l’anno il nostro desiderio di aiutare gli altri, sostenuti da una motivazione davvero sempre costante!

Invece, sembra che questa sia proprio la cifra qualificante dell’impegno che caratterizza i tantissimi amici di cena-27-01-2017-01Stefania Basso e dell’Associazione G.R.I.L., abituati a rispondere prontamente all’invito di partecipare agli incontri conviviali proposti in corso d’anno, tanto che le cena-27-01-2017-13prenotazioni cominciano ormai già molti mesi prima. Così è stato anche in occasione del ritrovo conviviale tenutosi il 27 gennaio al Ristorante Alla Cacciatora” (nella località di Caposile acena-27-01-2017-22 Musile di Piave), con l’intento appunto di fornire un aiuto concreto a bambini del nostro territorio (e relative famiglie) cena-27-01-2017-10che si trovano in situazioni di difficoltà economica, andando così incontro ai loro bisogni.

E lo splendido sodalizio non riguarda solo cena-27-01-2017-02una serata, che potrebbe ritenersi esaustiva e magari fine a se stessa per lo scopo benefico che si propone: cena-27-01-2017-15i risultati positivi generati da quest’attesa occasione per ‘stare insieme’ si fanno sentire durante tutto l’anno e si manifestano attraverso la continua richiesta di conoscere ‘quale sarà la img_0006prossima data‘.

Ad aumentare l’attesa è anche la curiosità verso il particolare messaggio identitario che l’Associazione G.R.I.L. propone a tutti gli interessati presenti all’incontro conviviale, quale forma di arricchimento culturale, particolarmente gradito in quanto, seppure in pillole, mette in risalto gli aspetti peculiari dell’identità territoriale del Basso Piave. Questo il img_0020motivo, ad esempio, del richiamo al valore diimg_0021 siti specifici come Busatonda e Merica Nova, ai quali si legano canti tradizionali ormai dimenticati nonché figure umane particolarmente significative, che sono degne di essere ricordate al di là dell’oblìo cui la grande Storia spesso le destina; per questo soltanto le comunità locali sono in grado di ricordarle in modo meritevole.

img_0024La partecipazione a tali serate img_0030rappresenta sempre un motivo per far scaturire un maggiore desiderio di conoscenza da parte di chi proviene da altre realtà territoriali, mentre per chi appartiene a famiglie autoctone, presenti da molte generazioni nel nostro territorio, è semplicemente un’occasione img_0026in più per sottolineare quanto poco img_0027conosciuti e veramente condivisi siano i valori e le logiche di pensiero del Basso Piave.

Forse, sono più facili da capire proprio partecipando a simili sodalizi perché il fervore e gli effetti benefici del ritrovarsi img_0028insieme in un’occasione pubblica come img_0034questa danno certamente il senso di una collettività unita nell’affermare con forza il principio fondamentale cui un tempo si uniformavano gli individui della comunità del territorio del Basso Piave: “el jutarse e el darse na man”. Certo, però, sentirlo affermare sulla carta e viverlo invece in img_0032situazione concreta sono due condizioni img_0033davvero molto diverse…

Perciò, l’invito che possiamo fare a chi volesse sperimentare in prima persona questo felice stato d’animo è semplicemente quello di contribuire – con la propria partecipazione – ad allargare ancora questa comunità, facendo propria la splendida disponibilità e sensibilità di quanti, già da molto tempo, si uniscono a Stefania Basso e all’Associazione per condividere questo lieto evento.


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